Sabato 13 maggio sulle pagine di Repubblica Milano è stata pubblicata un’intervista della giornalista Sara Bertacchia – attenta osservatrice delle proteste in corso contro il caro affitti condotte dagli studenti universitari – al nostro Presidente Pier Filippo Giuggioli per inquadrare la questione ed avere in merito eventuali risposte / proposte atte a risolvere la pesante situazione emersa nelle ultime settimane. 

Un malumore esploso improvvisamente che, tuttavia, non ha sorpreso il Professor Giuggioli:   

che fosse necessario intervenire era chiaro da tempo, la nostra richiesta al Comune ad aprire un tavolo per rivalutare i parametri del canone concordato è di un anno fa […….].   

Di fronte alle accuse di operazioni speculative dei proprietari il Presidente ha fatto giustamente notare che essendo il proprietario un operatore economico non è certo lecito chiedergli di immettere sul mercato il proprio bene sottocosto senza una valida giustificazione e che, invece, rivalutando i parametri del Canone concordato ed aumentando gli incentivi fiscali si potrebbe “affrontare con successo la problematica degli studenti”. Ma non solo; affrontare questa emergenza con una visione più aperta possibile potrebbe condurre ad una rimodulazione generale del settore degli affitti – come la durata dei contratti –introducendo una maggiore flessibilità in linea con le esigenze della società attuale e con benefici a cascata di cui beneficerebbero proprietari, inquilini nonché l’erario stesso. Una proposta di modernizzazione e di affinamento degli strumenti esistenti in continuità con i princìpi che avevano permesso già nel 2015 di aggirare un’ impasse locale che durava da un quindicennio1. Il Comune, nella figura dell’Assessore Maran sembra abbia i medesimi orientamenti; non resta che sperare che i nodi vengano sciolti in tempi più rapidi del consueto.

Fonte Repubblica Milano – 13 – Sara Bertecchia

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