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 L’imperativo è risparmiare 

Come leggere la bolletta

Conoscere i propri consumi e gli elementi che li caratterizzano è il primo passo per capire come risparmiare. La guida «Come leggere la bolletta» è sul sito di Arera. Vi si trovano spiegate tutte le componenti della bolletta che derivano anche dalle regole che l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente , Arera, ha fissato per la bolletta 2.0. La prima grande distinzione sulla propria bolletta riguarda il tipo di fornitura scelta. Il contratto infatti può essere del mercato tutelato, con prezzi e regole fissate dall’Autorità a tutela dell’utente, oppure del mercato libero, dove il prezzo e le condizioni sono stabilite dal venditore e accettate dall’utente. Anche nel mercato libero comunque ci sono una serie di garanzie fissate dall’Autorità che il venditore deve rispettare (ad esempio la bolletta ha i medesimi contenuti obbligatori, inclusa l’indicazione dei sistemi per la conciliazione delle controversie, obbligatori prima dell’azione in giudizio).

Alla ricerca del prezzo

Sul «portale offerte» di Arera, basta inserire il nostro consumo medio annuale, pochi altri dati e si può ottenere la lista delle offerte del mercato libero presenti nella nostra zona di residenza, con la previsione della spesa annua in base ai prezzi attuali e attesi in futuro. Sarà quindi consultabile l’elenco delle alternative presenti, confrontate anche con il mercato tutelato, dal prezzo più basso a quello più elevato. Sempre sul sito di Arera sono disponibili le «Condizioni economiche di fornitura per il servizio di tutela» in cui si ha, il dettaglio delle componenti di prezzo applicate, periodo dopo periodo, nei regimi di tutela, e in «Ricerca operatori» quali società, zona per zona, offrono la fornitura in mercato tutelato.

Libero o tutelato

Oltre ad Arera, in rete vi sono diversi comparatori di prezzo che mettono a confronto le diverse offerte degli operatori. Per non farsi confondere dalle proposte del web, dalle martellanti campagne del marketing telefonico, occorre spendere un pò di tempo per capire come orientarsi. Vi sono periodi in cui sono più convenienti le offerte del mercato libero, altri in cui il tutelato può offrire condizioni migliori. Imparare e capire il mondo delle bollette può essere l’unica strategia vincente. Il passaggio tra i due mercati, oltre che verso altro fornitore – come indicato nel sito Arera nell’«Atlante del consumatore» – può essere realizzato di mese in mese, purché l’operatore prescelto lo attivi entro il 10 di ogni mese, con efficacia il primo giorno del mese successivo.

Fisso o variabile

Dal mese di ottobre il prezzo del mercato tutelato per il gas si aggiorna mese per mese in base alla media dei prezzi giornalieri registrati sul Psv (il Punto di scambio virtuale), il mercato italiano all’ingrosso in cui viene compravenduto il gas, adottato come riferimento in alternativa al Ttf olandese. La definizione del prezzo per il mese precedente avviene entro il secondo giorno lavorativo del mese successivo. È quindi un prezzo variabile che cerca di seguire le variazioni di mercato, che possono essere amplissime, e di trasferirle subito all’utente. Nel mercato libero, vi sono invece offerte a prezzo fisso che nel passato hanno permesso di contenere le spese. Dalla ricerca in rete ciascuno può verificare che il prezzo fisso, proprio perché deve tenere conto del rischio di variazioni amplissime, risulti superiore al prezzo variabile di ciascun periodo.

Il tempo per pagare

Nel mercato tutelato, la scadenza della bolletta è in genere fissata entro 20 giorni da quando perviene. Se il pagamento non è effettuato nei termini arriva la raccomandata di costituzione in mora in cui è fissato il termine, che non può essere più breve di 40 giorni secondo regole di Arera, in cui il gestore della rete, su indicazione del venditore, sigillerà il contatore se non avviene il pagamento. Nel mercato libero possono essere definiti termini diversi. È probabile che le bollette che verranno riportino importi anche molto superiori rispetto a quelle dell’anno precedente. È opportuno che, prima della scadenza della bolletta, sia convenuto con il venditore, un piano di dilazione in modo da rendere sostenibile il pagamento, malgrado gli interessi addebitati.

Chi controlla l’impianto

Se il prezzo aumenta troppo, l’unico modo per contenere la spesa è consumare meno. Le indicazioni fornite da Enea, nel Vademecum previsto dall’articolo 1, commi 8 e 9 decreto Mite 383/2022, che gli amministratori di condominio hanno reso disponibile a tutti gli abitanti dell’edificio, integrate dalle risposte rese a «Il Sole 24 Ore», indicano i comportamenti che è opportuno tenere, i periodi di accensione e gli orari obbligatori, integrabili dalle decisione dei Sindaci. Negli impianti centralizzati – Dpr 74/2013, articolo 6 – l’esercizio, la conduzione, il controllo, la manutenzione dell’impianto termico e il rispetto delle disposizioni di legge in materia di efficienza energetica sono affidati al responsabile dell’impianto che è l’amministratore condominiale che può delegare il manutentore, il cosiddetto «terzo responsabile», se l’impianto è in regola rispetto alle norme. La decisione deve essere presa dall’assemblea.

La percezione dei consumi

Nelle case in condominio munite di contatori di energia, la lettura permette di valutare la spesa, di periodo in periodo, secondo la formula spesa = prezzo a metro cubo diviso 10,69 per i kWh consumati, moltiplicati per il rendimento della caldaia, dove 10,69 sono i kWh resi da un metro di cubo di gas bruciato. Nelle case in cui sono invece installati i ripartitori, non è facile rendersi conto del valore di quanto si è consumato, perché questo dipende dai consumi realizzati negli altri appartamenti e da quello complessivo nel periodo corrispondente.

Contabilizzazione preventiva

Nell’anno delle bollette pazze, può essere opportuno programmare letture intermedie dei ripartitori, rese più facili se sono stati installati dei concentratori di dati, che possono leggere e trasmettere su richiesta i dati all’azienda che realizza la contabilizzazione, resi disponibili per l’amministratore sulla sua piattaforma di gestione web. Il costo di accesso al portale è di un euro all’anno per ripartitore che si aggiunge ai circa quattro della lettura e produzione della bolletta annuale da parte dell’azienda di contabilizzazione. La necessità di certificare i consumi realizzati entro il 31 dicembre, per permettere la fruizione dei fringe benefit di 3mila euro, obbliga quest’anno alla contabilizzazione dei costi, facendo il punto in tempi intermedi, oltre a permettere di capire l’andamento della spesa per ciascuna unità immobiliare.

I controlli all’accensione

La partenza dell’impianto di riscaldamento porta sempre dei problemi: se i caloriferi sono occlusi; se i detentori, i rubinetti che isolano ogni corpo radiante dall’impianto sono recenti e tali da isolarlo nel caso si fori. Se gli sfiati dell’aria funzionano e non gocciolano. Se le valvole termostatiche, che devono essere lasciate tutte aperte alla chiusura dell’impianto, sono bloccate per le incrostazioni che si sono depositate nella sede. Piccole cose di cui tenere conto che possono comportare l’allagamento del proprio o dell’altrui appartamento o di essere obbligati al consumo anche senza volerlo. Dopo la prima settimana i problemi vengono normalmente tutti fuori. All’amministratore del condominio o al manutentore, l’obbligo di organizzare gli interventi, prima possibile, in un momento in cui non fa troppo freddo, coordinando i lavori perché tutto si compia in poco tempo.

Fonte Le Guide del Sole – 1/12/22 – Glauco Bisso

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