Superbonus, cessione dei crediti e sconto in fattura frazionati in 10 anni

Nell’ultima bozza del decreto Aiuti-quater spunta una novità importante sul superbonus: la possibilità, su richiesta del cessionario, di frazionare la cessione del credito o lo sconto in fattura in 10 anni cadenzati da quote annuali di pari importo. L’obiettivo è far ripartire il mercato dei crediti incagliato, anche per i problemi di capienza fiscale di banche e poste. Con le regole attuali, il credito va ceduto integralmente o per singole annualità a un acquirente che deve avere la possibilità di scontarlo dalle tasse. La possibilità di spacchettare queste somme alleggerisce le rate annuali, che diventano più gestibili dagli istituti di credito. La rateizzazione decennale sarà applicabile su richiesta del cessionario a operazioni perfezionate entro il 10 novembre scorso.

Torna la cedolare secca sugli affitti dei negozi.

Il Governo tenta di allineare la tassazione tra immobili abitativi e commerciali

Il Governo punta a reintrodurre la tassazione piatta del 21% anche sui locali commerciali. Una misura che ha visto la luce solo nel 2019, quando proprio la legge di Bilancio relativa a quell’anno aveva previsto la possibilità di applicare in alternativa al regime ordinario (l’Irpef con le aliquote progressive) la tassazione flat per le unità immobiliari classificate nella categoria catastale C/1 (che comprende negozi e botteghe) di superficie fino a 600 metri quadrati e delle relative pertinenze (categorie catastali C/2, C/6 e C/7) affittate congiuntamente.

Nelle intenzioni dell’Esecutivo si realizzerebbe una maggiore uniformità nel trattamento fiscale delle locazioni. Come spiegato dal viceministro all’Economia, Maurizio Leo «non vedo perché se concedo in affitto l’unità immobiliare posso applicare la cedolare al 21% o 10%, se invece vado a dare in locazione un immobile commerciale devo pagare l’aliquota progressiva». Pertanto «un allineamento da questo punto di vista penso che sia assolutamente necessario». La cedolare secca sugli affitti commerciali potrebbe generare «effetti positivi» sia per proprietari sia per gli inquilini. Parole accolte positivamente da Confedilizia, Confesercenti e Confcommercio.

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