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Mercoledì scorso Giulio Gallera, esponente di Forza Italia ed attualmente Consigliere di Regione Lombardia, si è proposto per un confronto con il nostro Presidente Pier Filippo Giuggioli. 

Gallera si è pronunciato in favore di una riduzione dell’IMU, di un rafforzamento dei fondi per ristorare i proprietari in caso di morosità degli inquilini; riguardo alle locazioni non abitative si è espresso in favore di agevolazioni in termini di tassazione nei confronti dei locatori di specifiche tipologie di immobili destinati poi al commercio al dettaglio, ad attività artigianali o di ristorazione di medie-piccole dimensioni. 

Il Consigliere  ha infine sottolineato l’importanza di aprire una nuova stagione di housing sociale individuando in Aler uno degli enti essenziali per perseguire tale scopo. Di seguito riportiamo l’intervista: 

1. Il contratto a canone concordato (L. 431/98) agevola sia gli inquilini che i proprietari offrendo prezzi calmierati per gli inquilini e supportando i proprietari attraverso agevolazioni fiscali. Ad oggi, vista la situazione determinata sia dagli strascichi della pandemia sia dalla situazione geopolitica attuale, la quale ha avuto rilevanti conseguenze in materia di locazioni, quali incentivi e/o quali tutele ritiene si debbano adottare in favore dei locatori nel caso usufruiscano di un contratto a canone concordato? 

R. Senz’altro intervenire sull’IMU rendendolo ancora più appetibile con una riduzione dello stesso per chi utilizza questa tipologia di contratti, andando dunque a sostenere le pubbliche amministrazioni locali in merito. Nel caso in cui il proprietario dell’immobile rinunci al canone libero per un canone concordato, la Regione dovrebbe venire incontro al locatore nel caso di patologia del contratto, cioè quando l’inquilino non riesca a far fronte al pagamento dei canoni, incrementando i fondi volti a ristorare il proprietario e, in quest’ottica, pretendendo maggiori risorse dallo Stato. Quest’ultimo infatti non può dimenticare che le imposte che ottiene dalle transazioni in materia immobiliare (sia cessioni che locazioni) in Lombardia, e soprattutto a Milano, sono centinaia di volte maggiori rispetto ai fondi che mette a disposizione della Regione e del Comune di Milano per venire incontro alle citate difficoltà dei proprietari. 

2. La situazione geopolitica attuale ha moltiplicato le difficoltà dei conduttori nel pagamento dei canoni, determinando una situazione di grave disagio economico per proprietari immobiliari, i quali si sono visti addossare il peso economico di tale momento storico. Quali soluzioni propone per tutelarli? 

R. Anche in questo caso pensare a sovvenzioni per i Comuni al fine di ridurre l’IMU per chi ha i conduttori morosi e in caso di canone concordato prevedere l’istituzione di un fondo volto a tutelare il proprietario come già detto. 

3. La politica abitativa è un tema centrale soprattutto in un’area estesa ed importante come quella lombarda. Ad oggi la gestione delle case popolari ha determinato un prolungamento della fase esecutiva dei procedimenti di sfratto, in quanto, soprattutto nei casi di morosità incolpevole, l’inquilino non riesce ad avere in breve tempo una nuova situazione abitativa. Quali politiche intende adottare per implementare l’assistenza comunale abitativa così da agevolare il rilascio dell’immobile in favore del proprietario? 

R. Ritengo che la Pubblica Amministrazione abbia un obbligo di tutela dei propri cittadini proprietari immobiliari. Reputo non più prorogabile la necessità di sottoscrivere convezioni tra la Regione (e ovviamente le ALER), la Corte d’Appello di Milano per gli ufficiali giudiziari e la Prefettura che gestisce la concessione della forza pubblica. Inoltre, sempre ALER dovrebbe aprire una stagione di realizzazione di housing sociale per favorire, per un verso, fasce potenzialmente vulnerabili che sfuggono oggi alle sue graduatorie – quali studenti, forze dell’ordine, forze armate, ecc. – e per altro verso, i morosi incolpevoli, così da agevolare la liberazione degli immobili dei privati. Sono convinto che una visione d’insieme della problematica così organizzata consentirebbe di agire in maniera più efficiente, lavorando su più fronti, con conseguente riduzione delle tempistiche per il rilascio degli immobili a vantaggio dei proprietari. 

4. In materia di locazioni non abitative, settore anch’esso colpito profondamente dalla situazione geopolitica attuale, come intende intervenire al fine di contrastare l’eccessiva tassazione che colpisce i proprietari immobiliari per questa tipologia di contratti? 

R. Sicuramente tale tipologia di locazione è molto penalizzata in questo periodo, soprattutto a livello di tassazione, dal momento che i contratti in oggetto non rientrano nel regime fiscale della cedolare secca, andando così ad erodere quasi totalmente i canoni percepiti dai proprietari. In merito la Regione deve intervenire per ottenere la riduzione della tassazione a carico del locatore, prevedendo sussidi e incentivi da destinare a specifiche tipologie di locazione quali quelle relative al commercio al dettaglio, alle attività artigianali e alla ristorazione di medio-piccola dimensione.

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