Prisma evolve: nuove funzionalità che consentiranno di seguire tutti i passaggi compiuti dalle rate bonus con un sistema di codici identificativi.

Un motore di ricerca con un sistema di tracking, in grado di ricostruire, di cessione in cessione, i passaggi compiuti dalle singole rate di un credito fiscale oggetto di trasferimento. Si può descrivere così oggi Prisma, l’applicativo della Gdf, attivato a fine 2021, che nelle settimane estive è stato dotato di una nuova funzionalità, descritta da una circolare che il III Reparto operazioni del Comando generale della Guardia di Finanza ha da poco diramato al Corpo. Una novità che si inserisce nel solco del contrasto alle frodi sulle cessioni del bonus edilizi portato a vanti dalla Guardia di Finanza e dall’agenzia delle Entrate. Con un forte coordinamento, come emerso anche durante il 268″ anniversario delle Fiamme gialle (si veda «li Sole 24 Ore» del 23 giugno). 

In grado di operare anche sotto il profilo della prevenzione degli illeciti e della loro potenziale estensione. La Guardia di Finanza, con il suo intervento, sfrutta le potenzialità dei codici identificativi, introdotti volativi per i quali l’agenzia delle Entrate effettua un riscontro preventivo in fase di ricezione dei modelli F24 in cui vengono portati in compensazione. Riscontri preventivi che, nel caso specifico delle cessioni dei bonus edilizi e degli sconti in fattura, l’Agenzia articola lungo una direttrice, che contempla tre fasi:

  • coerenza della comunicazione,
  • verifica in base agli indicatori di rischio ed eventuale sospensione,
  • verifica approfondita sulle pratiche sospese.

L’importanza di questo processo, anche alla luce dei successivi sviluppi, è testimoniata dai target della convenzione tra ministero dell’Economia e agenzia delle Entrate, che fissa per il 2022 un indicatore di verifiche preventive sul 60% del valore complessivo degli importi ceduti, per arrivare al 70% nel 2023 e all’80% nel 2024.

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